Perché leggere IL LEADER COACH?

mercoledì 13 ottobre 2010

Coaching interculturale: a Bari nuovo evento locale ICF Italia


12 NOVEMBRE 2010
- h 17.45 - 20.00


c/o Facoltà di Scienze della Formazione - 3° piano Aula 4 - Piazza Umberto I - Bari

"GUIDARE PERSONE E ORGANIZZAZIONI INTEGRANDO LE CULTURE.
I modelli del coaching interculturale."














Le differenze culturali nei team e nelle organizzazioni possono causare immense frustrazioni e confl
ittualità interne. Rappresentano un vero mistero per molti di noi, ma quando le comprendiamo e le usiamo costruttivamente possono divenire un'inestimabile ricchezza per le relazioni, l'apprendimento e lo sviluppo.

Il coaching è l'arte di liberare il potenziale delle persone, per raggiungere i risultati più significativi per sé. Il coaching interculturale arricchisce questo processo con la saggezza che scaturisce dalle diverse prospettive culturali.
Nel convegno capiremo come trarre vantaggio dalle differenze di persone di diversa abilità, genere, età, ambiente sociale, formazione e generazione.

  • Giancarlo Tanucci: Professore ordinario di Psicologia del Lavoro e delle organizzazioni - Università degli Studi di Bari
  • Nathalie De Broux: Cross-Cultural Coach & Emotional Management Facilitator (curatrice dell'ediz. italiana del Cultural Orientations Framework Assessment di Philippe Rosinski)
  • Davide Tambone: Executive & Corporate Coach, Area Leader Sud di International Coach Federation - Italia


info: 080 763812 - areasud@coachfederation.it - http://www.icf-italia.org

Evento locale ICF Italia, con il Patrocinio di AIDP Gruppo Region. Puglia


martedì 12 ottobre 2010

"Tre domande a...": Matilde Cesaro



















1) Secondo te cosa trattiene le persone dal seguire la propria personale strada?
D’istinto rispondo: la paura!
Oggi la paura potrebbe essere definita un sentimento sociale: ha perso la funzione onto-filogenetica acquisendone una sociale/protettiva. Così trasformata la paura mette al riparo da scelte pensate sbagliate o inopportune o inadeguate o fuori tempo massimo coniugandosi col giudizio, il biasimo, il timore di non poter tornare più indietro determinando tentennamenti, rallentamenti o veri e propri blocchi.
Come superare la paura?
Anche qui d’istinto mi viene da rispondere: alleandosela!
Affrontarla, non nel senso di sottoporsi a prove estreme ma di mettersi in ascolto. La paura ci può servire a rallentare, a capire da cosa ci vuole mettere in guardia, da cosa ci ripara e protegge e ci fornisce ottime indicazioni su quali elementi elaborare, rivedere e/o prendere in considerazione.
Se penso ad un mantra mi viene da scrivere:
“La paura mi fortifica! Mi rende consapevole ed invincibile”
2) Secondo te cosa può aggiungere valore al mondo, nel particolare momento storico che stiamo vivendo?
In un’intervista televisiva ad un noto geologo alla domanda su cosa possiamo fare tutti per contribuire a rendere più pulito il nostro pianeta, la risposta è stata ”almeno un giorno alla settimana camminiamo a piedi e lasciamo la macchina a casa”. Semplice no?
Mi è sembrato un invito, che propongo in chiave metaforica, a ri-appropriarci e a ri-vivere la nostra naturalità, a ri-sperimentare un modo nuovo – creativo - di muoverci, di camminare, di guardare, di entrare in contatto, un interessante cambio di prospettiva… per aggiungere valore al quotidiano.

3) In ottica di “evoluzione darwiniana” secondo te a quali cambiamenti sarà chiamata la nostra specie in questo millennio?
La questione del rapporto con il “mondo” che trascende il nucleo, la nicchia personale. Uno scambio consapevole e responsabile tra la fonte dell’individuale e la fonte del collettivo.


Grazie cara Matilde, ci hai davvero allargato gli orizzonti...!

lunedì 11 ottobre 2010

Trasformazioni...

"Se si pulissero le porte della percezione, ogni cosa apparirebbe all'uomo come essa è, infinita. Poiché l'uomo s'è da se stesso rinchiuso, fino a non vedere più le cose che attraverso le strette fenditure della sua caverna." (W. Blake)

Ho letto queste righe in un magnifico libro che mi ha regalato la cara amica e collega Graziella Marceddu.
Non ho resistito a condividerle subito...

Il libro è: "Il risveglio del cuore in azienda." David White