Perché leggere IL LEADER COACH?

martedì 18 novembre 2014

Sei veramente libero?


Sei veramente libero se sei disposto a mollare ciò che hai, in qualsiasi momento. 

Non ti sto dicendo di farlo, ma di porre l'attenzione su quanta paura c'è nella tua vita.

Non può arrivare ciò che vuoi, se non molli ciò a cui ti attacchi. 

   

venerdì 24 ottobre 2014

Il Talento è Servito. L'edizione di Milano.

In una clip, la divertente sintesi dell'edizione milanese, organizzata e promossa da Talentia Software.


mercoledì 22 ottobre 2014

Una visione illuminata della scuola e della vita

Hackerare il proprio pensiero... questa sì che è forte!

Lo dico da sempre, ma sentirlo in questo modo e da una bambina di 13 anni mi lascia buone speranze per il futuro.  ;-)

Grazie Logan!

(puoi attivare  i sottotitoli in italiano)




giovedì 2 ottobre 2014

Come riconoscere un campione?

Qualche giorno fa un cliente mi ha chiesto: "Davide, tra le persone ad alto potenziale che lavorano con me, come faccio a riconoscere il campione, colui che un giorno farà la differenza per la squadra?"

Ci ho pensato sù e mi è arrivata la risposta.

Per il principiante, il momento della verità è la partita.
Per il campione, il momento della verità è l'allenamento.

I campioni hanno voglia di allenarsi.
I campioni godono nel migliorarsi, quindi dedicano ogni propria energia nell'affinare il talento che hanno ricevuto.

Non ho mai conosciuto un campione nello sport e nel lavoro che non provasse gioia nell'allenarsi, nel trovare strumenti e tecniche per migliorarsi ogni giorno di più.

Ma non è per tutti.

Perché quando ti "alleni" sei solo con te stesso.
E quindi rischi di cedere alla pigrizia, o di non avere nessuno a cui dare colpe, o di guardare negli occhi ciò che stai fingendo di non vedere da tempo.

Lavorare su se stessi è l'unica via per diventare campioni. 

Lo sanno tutti coloro che lo sono diventati, ma continuano ad allenarsi duramente ogni giorno. 
Per poi divertirsi come matti in "partita", o durante la prestazione professionale.
 

martedì 30 settembre 2014

Chi non sta lavorando?

Oggi ha difficoltà a lavorare soprattutto chi è "fuori tempo"... 
Che si tratti di una persona o di un'azienda, è uguale. Sono coloro che non tengono il tempo del tempo

Perché il tempo cambia e loro no. Per pigrizia, mancanza di coraggio, poca consapevolezza. 
Ma il tempo del mondo scorre e loro non lo sentono. Si attaccano alle inesistenti certezze conquistate. Basta un titolo o un piccolo successo e restano lì. 
Siamo un'orchestra che suona e dobbiamo tenere il tempo della musica. 
In fondo cosa ti chiede il mondo? Di evolvere con lui. 

Qualsiasi mestiere tu faccia. Il barista, il maestro, l'imprenditore, l'infermiere, l'impiegato, l'imbianchino. Sì anche l'imbianchino. Recentemente ho scelto un imbianchino con un elevatore elettrico, che gli permetteva di terminare prima i lavori, con grande vantaggio per me.

Non c'è alternativa che accordarsi col tempo. 
Richiede un pizzico di fatica? E certo! Tutto si paga se vale. Anche il delizioso caffè che sto bevendo al bar mentre scrivo questo pensiero (e sono venuto qui perché lo fanno in un modo particolare in una tazza particolare ;-)

Chi ha compreso il messaggio, sta lavorando. Poco o male? Che importa, intanto è sulla via e si sta facendo notare. 

Fai brillare ciò che ti circonda, rendilo UNICO, rendilo desiderabile. 
Mostra concretamente quanto VALORE AGGIUNGI al mondo. 

Se lo stai aggiungendo. Se no... desisti.
E comprati un metronomo.



[chiedo scusa a chi si sente provocato dalle mie parole e porta la responsabilità al di fuori di sé (il sistema, le banche, il governo, ecc.) -  lo faccio a fin di bene - la "durezza" mi serve per stimolare una riflessione autentica, su un messaggio sicuramente difficile da accettare]

  

mercoledì 10 settembre 2014

La vendita è morta.

La vendita è morta. 

Parlare di "tecniche di vendita" è Neanderthal. 

La settimana scorsa ero da un prestigioso concessionario di motociclette e mentre ammiravo le splendide cromature, l'addetto scorreva gli aggiornamenti social del suo smartphone. 

Non occorre un formatore alle vendite per dirgli cosa fare e come. Lo sa benissimo. 

Non gli serve un esperto Sales Manager che gli insegni a mostrarsi interessato a me o a farmi le domande giuste. 

È quanto di più inutile si possa fare. 
Quell'addetto commerciale "non ci sarà" in aula e continuerà a non esserci con il cliente. 

Lui non vuole essere lì. 
L'unico modo di intervenire è capire "dov'è quella persona durante l'orario di lavoro". 
Perché vuole essere da un'altra parte? 
Cos'è che non trova nel suo lavoro? Cosa lo annoia, cosa lo entusiasma? 
Queste risposte ci danno la soluzione.

Le "tecniche di vendita" andavano forte negli anni '80. Ora gli esperti sono i clienti e le "annusano" a chilometri di distanza. 

E poi non ce n'è bisogno!!!  Perché clienti ADORANO comprare! 
Occorre solo esser lì con vera presenza e fargli godere quel momento magico. 

Se voglio fare qualcosa di buono per i miei commerciali è capire quando hanno perso il gusto di essere utili agli altri. E in che modo la cultura aziendale lo ha favorito. 

Iniziare ad "interessarsi" a questo tema è il primo passo affinché loro si "interessino" al cliente. 


Non c'è la vendita. C'è l'amore. 
Per il proprio lavoro, per la propria azienda, per i propri  clienti.  
C'è qualcosa che lo fa nascere e non si impara con le tecniche. 


La vendita è morta. 
Fagli un bel funerale e cambia marcia. 
   
   


lunedì 8 settembre 2014

Il talento è servito a Eataly Bari!

Che a tavola si facciano buoni affari già lo sai.

E buoni seminari?


Beh, 25 HR Manager hanno goduto di questa gustosa opportunità.
In questa clip trovi la sintesi ed il loro parere.

Buon appetit… ehm… buon lavoro!




Qui il comunicato stampa:
Scarica  .pdf  - 123 Kb


 

domenica 7 settembre 2014

Cerchi la felicità?

   
La felicità è attimi. 
Se cerchi quella eterna per forza non la vedi.
  

mercoledì 3 settembre 2014

Il talento non basta...

Facciamo 2 conti

Ho letto più di 1000 autori. 
Ho studiato con più di 150 formatori. 
In 25 anni ho speso più di 100.000 euro in formazione personale. 

Beh, forse il talento non basta… per ottenere ciò che si vuole bisogna anche farsi un culo quanto una casa!  :-) 

   
     

mercoledì 27 agosto 2014

Avere successo...


Se non hai successo è perché non sei fuori come sei dentro.
   

La maggior parte della gente non è se stessa. 
È il frutto dell'inconsapevole condizionamento delle spinte della cultura dominante. È ciò che è meglio essere per essere apprezzati dagli altri.


Non c'è peggiore "solvente" per i propri talenti...

Purtroppo pochi lo sanno; e tra quei pochi, pochi sono disposti a rischiare per tirar fuori la propria vera essenza.


  

lunedì 25 agosto 2014

Ispirato e incazzato

Per fare grandi cose devo essere molto ispirato o molto incazzato.

Bazzico spesso il primo stato, ma non disdegno il secondo.
Pochi se ne accorgono, perché indirizzo l'energia incazzatoria verso la mia azione, facendo ciò che avevo rimandato per pigrizia, inerzia o prudenza.
   

giovedì 21 agosto 2014

Sii chi sei


La gente non ti racconta quanto sei STRAORDINARIA perché vuole usarti. 
(Pensa che alcuni lo chiamano anche "amarti")

Perché più ti senti inadeguata più sei controllabile. 
Perché meno sei te stessa, meno sei forte. 

Quando sei forte nessuno può controllarti. 
Quando sai chi sei nessuno può raccontarti storie su chi dovresti essere e cosa dovresti fare. 
Quando conosci la tua strada nessuno può farti perdere. 

Non farti fregare. Stai lontana da chi non ti apprezza. 
Ma stai lontana anche da chi ti apprezza solo a parole. 

Stai vicina solo a chi non vuole niente da te. Lasciarti completamente libera di essere chi sei. 

E se vuoi sapere quant'è difficile farlo, provaci tu per prima. 

      

mercoledì 20 agosto 2014

Più mi ammacco, più mi piaccio.


Più mi ammacco, più mi piaccio.
Nessuno abbia speranza di piegarmi, ferirmi, bloccarmi.
Ogni botta che prendo mi rende più piacevole, più vissuto, più saggio.
Ogni ammaccatura parla di quanto sia stato più forte di quella botta, di quando sia stato in grado di rialzarmi. Di leccarmi le ferite e riprendere la strada. Imparando ogni volta qualcosa in più, su me, su te, sul mondo, sulla strada.

Certo, più mi ammacco, più mi piaccio.


martedì 19 agosto 2014

Seguirò i miei sogni, non i vostri.

Prima ci han convinti di quanto fosse inutile inseguire i propri sogni.
Poi ci hanno detto che per vivere occorreva lavorare duro.
Nessun problema... Ma lo farò per i miei sogni, non per i vostri.

E rivelerò ciò che volevate nascondere: inseguire i propri sogni non è per nulla duro, ma il modo più piacevole, semplice e sensato di spendere la propria vita.
L'unico modo di non rendere vano il viaggio. L'unico modo di non morire prima di morire.

      

lunedì 18 agosto 2014

Non morire con la tua canzone dentro

Canta la tua canzone. 

Basta lamentarti. 
Ognuno può cantare solo la propria canzone (o passerà la sua vita a commentare quelle degli altri).

Crea la tua canzone. Cantala a squarciagola, e fregatene se piace agli altri. 

Canta la tua canzone. 
È l'unico modo.

   

mercoledì 6 agosto 2014

STAI SPELLANDO?

Stai cambiando pelle?
Forse sì, se sei già al mare. 

Il sole brucia il primo strato di epidermide, che seccandosi 
si stacca.

È quello che sta accadendo all'umanità. Ogni resistenza 
è inutile. Ridicola, se vista da occhi esterni.













LA VECCHIA PELLE 

Smettila di provare a riattaccare la vecchia pelle
come facevo io da piccolo. Non ha senso, perché 
sotto ce n'è un'altra che ha preso il suo posto. 


Quando le società (civili e giuridiche) cambiano, 
è facile smarrire il senso di ciò che si è. 

La metamorfosi in atto, a cui tentiamo di resistere, 
ha lo scopo di offrirci nuovo senso.

Siamo sul crinale di un'epoca. L'economia non è più solo 
business... 

Siamo tutti UNO organismo che funziona in equilibrio. 
In cui ogni parte deve prendere e dare allo stesso modo, 
in armonia. 



LA NUOVA PELLE

Quando ci incontriamo in sette, settecento, settemila o sette 
miliardi di persone, lo facciamo solo per esserci reciprocamente 
utili. Come un organismo vivente. 

Ogni attività esiste se "serve" a qualcun altro. E con quello 
spirito di "servizio" occorre interpretarla. 

Questa è la nuova pelle, il nuovo paradigma in cui mi muovo 
anche come Coach. In azienda come nel sociale (un giorno 
avranno lo stesso nome). 


Un esempio di vecchia pelle? Chiedere ai dipendenti di 
anteporre l'interesse dell'azienda agli egoismi personali... 
Mentre sul mercato l'azienda si comporta in quel modo.

(Come il padre che picchia il figlio per insegnargli che non si fa 
a botte)



CERCHIAMO ISPIRAZIONE

Abbiamo bisogno di sentirci ispirati. È l'unico modo per non 
smarrirsi. Per capire che non siamo pelle. 
Siamo molto, molto di più. 


Buone ferie e buon cambio pelle. 
A settembre ti aspetta qualcosa di nuovo, se gli permetterai 
di esistere. 

Altrimenti continuerai a chiamarla crisi…

Davide
In ferie ad agosto o fin quando mi va. 


 

martedì 15 luglio 2014

ALLENATI AD ALLENARE - 7 esercizi di coaching per manager

In anteprima di qualche mese sull'uscita in libreria, la mia nuova opera nell'intervista di Andrea Lagravinese di Compagnia dei Talenti.

Più che un'intervista è un regalo: 30 minuti di contenuti, in cui parlo dei 7 esercizi del libro.




Se preferisci solo l'audio

- o scaricalo qui: https://dl.dropboxusercontent.com/u/9255635/AUDIO/Audio_ALLENATI_AD_ALLENARE.m4a.zip


Per l'occasione, solo questa settimana e per gli iscritti alla mia mailing list, un ulteriore sconto del 50% sul prezzo (già in promozione) del mio audioform "Da Capo a Coach", edito da Compagnia dei Talenti.

3,5 ore di corso e tantissimi contenuti aggiuntivi. Vedi qui: http://www.compagniadeitalenti.com/dacapoacoach/

E per ottenere la riduzione a te riservata (€ 48,5 compresa iva) inserisci il codice coupon: ALLENATI


Grazie e buone vacanze!
Davide Tambone




Alleno persone e organizzazioni a liberare la propria grandezza
www.humanstrategy.eu

     

venerdì 11 luglio 2014

Coraggio


Ciò che ci serve è CORAGGIO.

Coraggio di affrontare con dignità ogni momento, bello e brutto. Coraggio di dire come la pensiamo, coraggio di essere chi siamo. Coraggio di fare le scelte che servono.

Coraggio di tirar fuori la musica che abbiamo dentro, come imprenditori, impiegati, professionisti, manager, studenti, disoccupati.  Senza scuse.

Viviamo uno stato collettivo di prudenza, timore, attesa. 
Reprimiamo ciò che di bello ci sgorga da dentro, per timore di un giudizio, di sbagliare, di essere fraintesi.


Ma essere chi siamo davvero è l'unico modo di vivere; per prosperare, per non appassire dentro.

Abbiamo smarrito il cuore. Il termine coraggio significa "ho cuore"


Se hai trovato la tua via, seguila. 
Se non l'hai trovata, è con il coraggio che ti apri la strada.

CORAGGIO.


mercoledì 2 luglio 2014

Stai per estinguerti?

Un imprenditore che pensa che lo sviluppo culturale dei propri manager sia un costo, significa che è con un piede nella propria estinzione
Chi non ha ancora capito che tutto ciò che sta accadendo nell'economia ha la funzione di spazzare via la vecchia specie?

Chi è la vecchia specie?
Sono quei manager che pensano che gli uomini devono essere "maneggiati".

Sono quei manager che non sanno nulla di come si tira fuori il meglio dalle persone. Sono quelli che bruciano i potenziali talenti come le loro sigarette... 
Sono quelli che amano i soldi e usano le persone, anziché il contrario.

Ma so che la colpa non è loro. Perché è ciò che gli chiedono di fare. E quindi chissenefrega di fare meglio: "non sia mai che dovessi sbagliare e prendere un cazziatone…"

La vera responsabilità è di chi mette nella colonna dei costi lo sviluppo del potenziale della propria organizzazione. Che quindi sceglie di non innaffiare perché è un costo non indispensabile. L'orto cresce da solo. 

Ai cari Neanderthal dell'imprenditoria che stanno annaspando alla ricerca di nuovi business proficui e costi sacrificabili, dico: il profitto è tra le mura della vostra azienda ma lo state calpestando. Ogni persona mediamente utilizza solo il 40% del proprio potenziale. C'è ancora un 60% a vostra disposizione, ma non sapete tirarlo fuori!

È inutile incazzarsi con chi lascia la luce accesa, per un succulento risparmio di 2 euro al mese: il tesoro non lo vedete perché non lo cercate nel posto in cui è.  Avete investito in tecnologia, macchine, certificazioni, ergonomia, lean production, ma sono sempre le persone che devono spingere quel benedetto bottone! E finché ci sono loro, rappresentano il più grosso problema. Oppure l'ultima opportunità per far ri-decollare l'aereo in caduta libera. Rianimandolo, mettendoci il cuore, non la testa. Trasformandolo dal dentro, reinterpretandolo, rivitalizzandolo, ricostruendolo, reinventandolo. 
(ripeto: c'è un 60% non utilizzato, ma non è con la "testa" che lo tiri fuori)

Quindi a chi ancora crede che l'evoluzione delle proprie persone sia un costo, dico: cari Neanderthal è in giro l'Homo Sapiens! 
Non lo vedete, perché non lo sapete riconoscere (benedetta bresaola sugli occhi), ma sta prendendo il vostro posto senza che ve ne accorgiate. 

Non si può fermare il cambiamento. Il mondo è in corsa veloce verso la propria evoluzione (non esiste "l'involuzione della specie", anche se fa piacere crederlo, chiamandola "crisi"). È ormai un'onda anomala, puoi scegliere di cavalcarla con la primitiva tavola da surf o esserne travolto.

Ora lo sai. Non dirmi più che ignoravi. 
Consapevolezza = responsabilità.
Augh.


Davide Tambone

venerdì 13 giugno 2014

IL TALENTO È SERVITO - Eataly Bari


Scopri come 
riconoscere, 
misurare e 
valorizzare 
un talento.

Un evento unico, 

divertente,
gustoso e 
sopratutto utile.


Qualche foto, in attesa del video:
























giovedì 5 giugno 2014

Tre domande a: Marina Fabiano


Marina Fabiano e Davide Tambone
Nuovamente una cara collega, ospite della mia rubrica "Tre domande a:".


Ringrazio di cuore Marina Fabiano, un'amica che conosco e stimo da dieci anni, conosciuta nei primi eventi della Federazione Italiana Coach (ora ICF Italia).

È una storica Corporate Coach di Milano, che nelle sue risposte ci regala tanta saggezza e concretezza (ricordandoci che passeggiano spesso a braccetto ;-)




1) Secondo te cosa trattiene le persone dal seguire la propria personale strada?

Secondo te, come fanno le persone a sapere qual é la propria strada? Come la riconoscono? Come sanno che il sogno che si dipingono non sia invece un incubo? Come distinguono la padella dalla brace? Ho letto un libro, tempo fa, che diceva che per trovare il tuo lavoro perfetto ne devi provare molti, perché un conto é l’immagine romantica che hai di quella professione (volevo fare la hostess, da piccola, per viaggiare molto e vestire elegante: finché mia madre non mi fece notare che in fondo molto del tempo della hostess é speso servendo da bere ai passeggeri), un conto é la realtà. Dunque, più che riflettere sul cosa trattenga preferisco rivolgermi al lato ricerca: qual é la passione delle persone? cosa vorrebbero davvero? Una volta scoperta, identificata, analizzata, immaginata la possibile realtà con molti dettagli, visto il film di se stessi incamminati nella propria strada, penso che nulla (o quasi) possa trattenere nessuno. Al di là degli ostacoli che ci auto-costruiamo, o di quelli oggettivi che il mondo ci pone davanti (alcuni aggirabili, altri no).


2) Secondo te cosa può aggiungere valore al mondo, nel particolare momento storico che stiamo vivendo?

Una domanda molto profonda, di fronte alla quale provo soggezione. Tante cose, tante azioni, tanti comportamenti positivi potrebbero contribuire ad aggiungere valore al mondo che frequento (non riesco a pensare al resto del mondo, troppo lontano e frammentato). Man mano che l’età, l’esperienza e la consapevolezza avanzano (mi sento fortunata e grata, per questo), sono sempre più convinta che ognuno di noi possa fare la sua piccola parte per migliorare il circondario, l'ambiente, il contesto. Partendo da vicino, per forse arrivare lontano grazie al riverbero delle proprie buone azioni. É perciò che insisto nel diffondere i concetti del coaching, sicura che il rispetto e la cura degli altri alla fine creeranno un valore aggiuntivo alle relazioni che avrò avuto modo di ispirare. 


3) In ottica di “evoluzione darwiniana” secondo te a quali cambiamenti sarà chiamata la nostra specie in questo millennio?

Mi fanno sorridere le persone che parlano sempre del passato come del periodo migliore. “Ah! Ai miei tempi sí che ci si aiutava tra vicini di casa, le famiglie erano più unite, non c'era tutta questa corruzione, la gente era più onesta...” Non é assolutamente vero, credo, é solo che allora le informazioni circolavano più lentamente e in misura inferiore ad oggi. É che il cambiamento piace a pochi, soprattutto se non é evidentemente positivo. Non so a quali cambiamenti siamo destinati, so che in questi tempi il nuovo va guardato con curiosità, con apertura mentale, con positività, ed é nostra responsabilità - e possibilità - far si che l'evoluzione sia di nostro gradimento: che non ci travolga ma ci accompagni; che non ci seppellisca ma ci sia di conforto. Qualsiasi cambiamento si proponga, ascoltiamolo. Forti della nostra capacità di scegliere.



Grazie Marina!


giovedì 22 maggio 2014

Coaching e gusto, a Lucera.

PRESENTI AL CIBO, PRESENTI ALLA VITA.
Come essere leader nelle relazioni e nella vita, partendo dal gusto.

Un gustoso workshop il 22 maggio a Lucera con l'Associazione La Sentinella del Gusto.








martedì 29 aprile 2014

Coaching senza parole

"Nessuna parola, nessun mezzo esteriore può riuscire a trasformare gli esseri umani, vi sia chiaro, nessun mezzo esteriore. 

È interiormente, nel cuore, nell’anima e nello spirito che dovete possedere un elemento speciale, e sarà quell'elemento, che vibra e irradia, a influenzare gli esseri intorno a voi."


Omraam Mikhaël Aïvanhov



giovedì 17 aprile 2014

Fai rinascere la tua parte migliore

Ecco le aziende del futuro, quelle da cui voglio acquistare prodotti, quelle di cui voglio sfacciatamente far pubblicità senza nulla in cambio,  perché seguono quello che so essere il mio scopo e quello di tutti: lasciare il mondo un po' migliore di come l'abbiamo trovato.

Buona Pasqua e buona resurrezione della parte migliore di te.
davide




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Ti segnalo questo progetto che credo sia degno di menzione; ma puoi farne uno uguale anche tu, nella tua azienda, nella tua associazione, nella tua famiglia...
Se hai bisogno di una mano, chiedimi pure come.

  
  
  

mercoledì 26 marzo 2014

Grazie Zanardi, un altro schiaffo me lo meritavo!

A questo ragazzo di 47 anni (solo due più di me) piace vincere difficile. Ma sopratutto darmi grandi lezioni.

Mentre io bestemmiavo in turco per un acquazzone che mi coglieva senza ombrello, inzuppando anche la valigia e privandomi dei ricambi, tu sapevi che l'acqua può scivolarti addosso, sfidando tutto e tutti e vincendo ancora. Scrivendo un altro record nella storia e ridendo ancora di te stesso.

Da tre giorni guardo questa foto e mi vergogno un po'.

(Alex alla partenza della Maratona di Roma, vinta per la 4° volta in categoria Hand Bike)
























Sei ancora una volta un esempio, per noi che già da tempo abbiamo consumato la lunghissima lista dei motivi per cui lamentarci.

Poi ascolto queste parole e mi inchino alla tua saggezza:

«Se Nostro Signore mi offrisse la possibilità di tornare indietro, “busta A continui così, busta B quel giorno Tagliani riusciva ad evitarti”, io indietro non tornerei. Non lo farei perché non vorrei mai correre il rischio di essere un arrabbiato con la vita come molti, perché sono convinto che tutte le cose bellissime che sto vivendo oggi sono direttamente connesse con quello che è successo».

Grazie di nuovo, Alex, per continuare ad ispirarci e a capire chi possiamo essere.
davide

      

venerdì 28 febbraio 2014

Oltre la paura c'è la libertà

AVANZARE

"L'unico modo di avanzare è andare oltre la paura. Accettare di farsi un po' di male per sperare in un bel po' di bene."

Entro nella stanza buia. Non so se ci sarà qualcosa su cui inciamperò o su cui sbatterò il naso. Ma non entrare mi blocca per sempre lì. Mi incatena a quella paura e la rende eterna. Meglio un po' di dolore subito e poi la LIBERTÀ.


venerdì 21 febbraio 2014

Coaching sportivo, allenamento alla vita...

Hai mai detto ad un figlio, ad un collaboratore, ad un atleta, ad un amico:

"Fallo per la gioia di farlo. Non per i risultati."
È ciò che Patrizia Kostner, la mamma di Carolina, suggeriva alla figlia, per gestire le pressioni delle sfide olimpiche.

È il nostro eccessivo attaccamento ai risultati ad allontanarci da essi. 
Ecco una commovente testimonianza di mamma Kostner.

Non è allenamento alla prestazione... è allenamento alla vita.
  


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(corso di Coaching Sportivo Spirituale, per coach professionisti)


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venerdì 3 gennaio 2014

Come essere un po' più felici nel 2014?

Alcuni segreti della felicità, in una simpatica infografica.

Non sarà la formula magica, ma rifletterci e poi cambiare qualcosina di certo aiuta. ;-)


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