Perché leggere IL LEADER COACH?

mercoledì 26 dicembre 2012

Anche un coach può perdere fiducia se...

SALVATO DA UN BRODETTO - 26.12.2012

Casa parenti, TG1, non ne vedevo uno
da forse un anno.
Dopo il tweet di Monti,
una scarica di dieci colpi al viso e al cuore:
sangue, stragi, smembramenti, frontali...
Perdo forze, barcollo,
miravano al ko al primo round, non me l'aspettavo.
Solo il gong del "tutti a tavola"
toglie la spina al grande ipnotizzatore,
Forse me la cavo,
iniziavo a credere anch'io
che il mondo fosse un posto di m...


lunedì 17 dicembre 2012

Auguri di Buona Lamentela

Basta auguri buonisti. La lamentela ha un senso e va valorizzata.

A tal proposito stiamo organizzando il primo Master in Lamento Professionale, che vedrà la luce a marzo 2013.





Ecco i miei AUGURI, con le parole di George Bernard Shaw:

«Ecco la vera gioia della vita: essere adoperato per uno scopo che noi stessi riconosciamo degno di essere raggiunto; essere una forza della natura anziché una febbricitante ed egoistica zolletta di alimenti e di dispiaceri che si lamenta perché il mondo non si dedica alla ricerca della tua felicità»  





mercoledì 31 ottobre 2012

Vincere la crisi, non perdersi d'animo.

OLTRE A TAGLIARE I COSTI COSA STAI FACENDO?


Capisco la necessità di recuperare liquidità.

Capisco la priorità di non licenziare nessuno (anche se ne conosco tanti che ciucciano soldi pubblici con la Cassa Integrazione e poi continuano a far lavorare le persone...)

Capisco che i clienti comprano meno e ad alcuni non pagano.
Ma lasciarsi affondare così... Dai!

La mia domanda è, oltre a tagliare ai costi, cosa stai facendo?


  • Come stai mettendo in crisi il tuo vecchio modo di lavorare per far posto al nuovo?
  • In quale nuovo modello di business stai investendo?
  • Com'è cambiata la missione della tua azienda sul mercato?
  • Come stai reinterpretando il tuo personale ruolo?
  • Cos'hai fatto di innovativo negli ultimi cinque anni?
  • Con quali nuove idee hai pensato di rispondere alla concorrenza?
  • Come stai anticipando lo scenario dei prossimi cinque anni?
  • Su quali "segnali deboli" hai deciso di puntare per coglierlo?


Potrei continuare ancora a farti domande utili a capire come uscire dalle secche e a farti comprendere quanto sei stato co-autore della tua situazione.

Ma se oltre a continuare a lamentarti e dare la la colpa agli altri, l'unica azione in cui sei impegnato è tagliare i costi... tutto ciò che posso dirti è: in bocca al lupo!

Ricorda: sei tu che hai dato vita al tuo business, sei tu che lo hai creato, e sei tu che lo può adattare al cambiamento in corso (bisogna solo saperlo comprendere e decodificare...).

Allora, SOLO SE non hai perso le speranze, parliamone liberamente, ci può essere davvero tanto da fare.



giovedì 6 settembre 2012

Zanardi ci hai fregato! Lettera aperta...


"Caro Alex,
lo sapevi che la tua medaglia d'oro ha dato un duro colpo allo sport nazionale?

No, non il calcio. Il lamento.
Essì caro Alex, come faremo ora a sostenere di non avere la possibilità di fare ciò che desideriamo?

Come faremo, se tu continui a dimostrare che possiamo andare oltre i nostri limiti?

Lo capisci o no che ci stai rendendo tutto più difficile?

In questi anni la crisi ci aveva dato una mano... Tu lo sapevi che in Italia abbiamo un numero esagerato di "neet"? Sono i giovani che non studiano, non lavorano e neanche cercano un lavoro. Sono due milioni...
E che fanno? Boh! Eppure in tv a parte il Grande Fratello e l'Isola dei Famosi non c'è più niente... Ah si, facebook...

Caro Alex che ne sai tu.
Ora non sarà facile per noi sostenere che hai successo solo se: sei di buona famiglia, se c’hai lo zio prete che ti raccomanda, se c'hai la famiglia che ti da soldi, se c’hai l’amico politico, se c’hai la chiave giusta, se hai le risposte del test di ammissione prima di aprire le buste, se hai qualcuno in commissione al concorso...

Oppure devi essere un genio, ma capita ad uno su mille.  Mica possiamo metterci a studiare o a lavorare tutto il giorno... Mica possiamo stare a consumarci il cervello per come riuscire ad andare oltre le difficoltà che abbiamo... Non siamo mica geni, non siamo nati mica nella Silicon Valley (hai visto che successo il libro "Se Steve Jobs fosse nato a Napoli"? meno male, un po' di conforto...).

Caro Alex, ci hai fregato.
Tu che hai iniziato con i kart per arrivare in formula 1. Tu che dopo 5 stagioni hai ricominciato tutto daccapo negli Stati Uniti in una formula minore, cos’hai trovato? Un incidente che ti ha portato via le gambe ... Come hai fatto a non lasciarti andare? Dove hai trovato la forza?

Dopotutto era così facile sentirsi una vittima del destino. Avresti avuto il nostro appoggio, la nostra compassione. Potevi arrivare all’apice del successo ma il destino ti ha portato all’inferno. Tutti ti avremmo creduto una vittima. E ci saremmo identificati in te. Saresti stato il nostro simbolo.

“Vorrei ma non posso” questo è il nostro motto. E tu cosa vai a fare? Non ti arrendi... Ma perchè? Perchè vuoi turbare le nostre coscienze dimostrandoci il contrario?
Vedo questa foto scattata nella gara che ti ha dato la medaglia d’oro: vedo i cordoli bianchi e rossi che accarezzavi con il tuo bolide a 300 all’ora in ogni curva del circuito... Come sei riuscito a rifarlo su quella sedia? Spingendoti con la forza delle sole mani... Dicci come hai fatto?

Perchè a 46 anni non si va alle Olimpiadi, tutti ti avevano sconsigliato di provarci. “Sei troppo vecchio” dicevano, ma tu no, il solito testardo, il solito guastafeste che vuole dimostrare che si può andare oltre i propri limiti, anzi oltre i limiti che gli altri ti impongono.

Caro Alex sei forte, ce lo hai fatto vedere...  Ma ti rendi conto in che ci situazione ci hai messo ora???"


mercoledì 5 settembre 2012

La crisi delle inutilità

Ecco, ho avuto un’altra spiegazione della crisi.

Ero in auto in attesa di un amico e tiro fuori il mio libro; sono ben presto interrotto da un fastidioso rumore gracchiante. Cosa vedo?

Un addetto alla manutenzione del verde, che muove maldestramente un attrezzo: un “coso” che sputa aria compressa, che serve a spingere le foglie appena tagliate nella direzione desiderata.

Forse l’aria sarà troppo forte, o lui non era così preciso, ma continuava a rincorrere le foglie da un lato all’altro, per poi ricominciare da capo,  continuando a dare sonore “sgassate” da formula uno, che non credo turbassero solo la mia quiete...

Allora mi chiedo: ma non era più facile usare una scopa???

Cioè, questo tipo sta impazzendo nel far volare le foglie da una parte all’altra... Ma poi come le raccoglierà? Ci sarà qualche altra diavoleria automatica per spingerle nel bidone?

Così mi sono chiesto: ma era proprio necessario?
Quante persone coinvolte... tra chi ha avuto l’idea, gli ingegneri che ci hanno lavorato per mesi, chi ha fatto il prototipo, il collaudo, la certificazione per la sicurezza, il produttore di semilavorati, l’assemblaggio, gli agenti di vendita, il trasporto, i rivenditori... Si, è vero, questo aggeggio ha dato lavoro ad un bel po’ di persone, ma... era davvero necessario?

Cioè: aggiunge davvero VALORE alla nostra vita? 
Quale? Ci fa risparmiare prezioso tempo? (che poi passeremo davanti alla tv) No, perchè il tipo ce ne sta mettendo il doppio.
Ci fa risparmiare il consumo di qualche caloria nel movimento? (che poi andremo a smaltire in palestra) Non credo, mi sembra che “il coso” pesi molto più di una scopa di saggina .
(di certo consuma energia, che sappiamo oggi deriva al quasi totalmente da combustibili fossili inquinanti)

Penso allora che sia questo lo scopo della crisi: liberarci delle cose inutili.

Anzi, di “aggiornare” il significato del termine VALORE. Perchè la questione nasce quando scopriamo che abbiamo attribuito valore a ciò che non lo aveva...

Per quanti prodotti e servizi in circolazione stiamo attuando questa "revisione"? Magari ne stiamo facendo a meno perchè abbiamo meno liquidità, ma poi ci accorgiamo che in effetti non erano così importanti.

Purtroppo molte persone stanno momentaneamente perdendo il proprio lavoro per questo motivo, un evento drammatico, ma potranno recuperarlo a breve se, loro o altri, avranno la capacità di “produrre” qualcosa che porti nuovo e vero valore alla COMUNITA'...
(se non vediamo chiaramente cosa, è il segno che è ancora in corso l'aggiornamento del software “Valore 2.0”...)

Questa la mia riflessione di oggi. L’ho presa “troppo larga”?
Che ne pensi?

      

domenica 29 luglio 2012

La forza di una mente calma

Frangilli, ultimo tiro, solo il centro prefetto, vale la medaglia d'oro per la squadra.

Cosa ti passa per la mente in quel momento?

L'occasione persa a Pechino la scorsa Olimpiade? I quattro anni di duro allenamento, che ti giochi all'ultimo tiro? La tensione dei compagni di squadra, che sanno che tutto dipende da te? Uno stadio che ti guarda e le migliaia di persone collegate da tutto il mondo?

Un peso che ti schiaccia. Un peso troppo forte da reggere.

La prestazione non è fisica, c'è qualcos'altro che comanda i muscoli.

Il centro perfetto è frutto di una coordinazione di tempo e movimenti, millimetri e centesimi di secondo, che la sola "mente conscia" non può reggere.

Come si fa allora? Ecco in sintesi uno degli approcci all'allenamento mentale per la prestazione sportiva: ti svuoti di tutto.

Zero pensieri, zero ego, zero attaccamento alla medaglia.

Sei lì, stai facendo ciò che più al mondo ti piace fare.

Ti fidi di te, sai che in quel momento sei connesso con tutto, e c'è qualcosa di più grande della tua stessa comprensione che guiderà la perfezione dei tuoi movimenti. Sei felice per questo e puoi liberare il 100% del tuo potenziale.

 

C’è un bellissimo scritto di Tranxu, grande saggio cinese:

“Quando l’arciere tira senza ambire a un premio particolare, ha tutte le sue capacità; quando tira per vincere una fibbia d’ottone, è già nervoso quando tira per un trofeo dorato, diventa cieco, vede due bersagli e perde la testa. Le sue capacità non sono andate perdute, ma il premio lo turba. Per lui è importante! Pensa più a vincere che a tirare, e il bisogno di vincere gli toglie la sua abilità”.



Questo approccio ai risultati mi guida nel lavoro sportivo, aziendale e nella stessa vita.

Il successo è una conseguenza, non un obiettivo.

Che ne pensi?



venerdì 27 luglio 2012

LA GARA DELLA VITA: OLIMPIADI 2012

Arrivano da ogni angolo del mondo.
Anche dove c’è miseria, guerra, e oltraggio ai diritti umani. E spesso sono proprio loro i più forti.

Hanno sognato fin da piccoli quella gara. Hanno sognato più di tutti quella medaglia.
Hanno immaginato di salire quei gradini del podio mille e mille volte nella loro testa.

Hanno forse pensato ad un riscatto da quella vita ingiusta. Continuando a sperare che un giorno fossero ripagati gli anni di sudore, fatica, sacrifici e duri allenamenti, a volte con attrezzature improvvisate, poco sicure e non idonee.

Cosa spinge queste persone?
Cosa li porta a ripetere migliaia di volte un gesto atletico, cercando l’inarrivabile perfezione, e raggiungere i limiti del dolore e della fatica fisica e mentale?

Non è un mistero. Siamo stati programmati biologicamente per questo...

Per noi esseri umani, unica specie animale “non specializzata”, la natura ha fatto sì che la “sfida dei nostri limiti" divenisse una fonte di piacere.

Il desiderio di sviluppare nuove capacità deriva da un'esigenza di salvaguardia della specie. Non è quindi un caso che ancora oggi la vita premi queste persone.

Non ci sono quindi più dubbi: la più profonda spinta motivazionale nasce da stimoli interni. La gratificazione basata sull'autoefficacia è quanto di più appagante esista per un essere umano.
Anche i neonati godono visibilmente quando al movimento della loro mano corrisponde il suono dei campanelli sulla culla: hanno per la prima volta generato un effetto sul mondo.


Che apprendimento per le organizzazioni?
Semplice: oltre alla più immediata delle gratificazioni, e cioè il riconoscimento esplicito di un buon lavoro in tempo reale (nello sport: l’abbraccio dopo un punto realizzato), c’è la creazione delle condizioni per realizzare quel punto. Quindi fornire alle persone i mezzi per fare la differenza, per giocare la propria gara e dimostrare di poterla vincere.

Ovvio, non tutti se la giocheranno. C’è anche chi starà a guardare (e di solito adora criticare) e c’è chi si aspetterà di “vincere facile”.
Non fa niente. La maggior parte risponderà ai principi biologici di salvaguardia ed evoluzione della specie. Ci saranno sempre “atleti” che continueranno a sudare, a fare sacrifici, a giocare, ad allenarsi, spesso senza gli attrezzi più idonei.

Questi sono i veri campioni. Questo sono coloro che stanno costruendo il proprio futuro. Sono coloro a cui quando sarà fornita l’occasione della gara della vita... porteranno in patria la medaglia. E che piangeranno per diverse notti, ripensando a quanto è costata, felici di essere stati tra coloro che per anni hanno continuato a crederci, nonostante tutte le avversità e i momenti difficili incontrati sulla strada.

 

martedì 10 luglio 2012

Diventa coach! Audiocorso di 1 ora

Il mio primo audiocorso di 1 ora l'ho realizzato per il portale Piuchepuoi.it, tra i più seguiti in Italia da chi è interessato al proprio sviluppo personale.  Questo il titolo:

"Diventa Coach!"
come diventare un coach professionista


In realtà mi sono molto concentrato sul come diventare coach ECCELLENTE  divertendomi a raccontare un sacco di episodi della mia vita.
Li ho usati per spiegarti cosa può fare davvero la differenza nel coaching  (secondo il mio punto di vista, ovviamente).


Dai un'occhiata alla scheda e scopri se può interessarti portare a casa un po' della mia esperienza, consolidata in 10 anni di "onorato servizio"! (per €19 + iva)

CLICCA QUI per leggere i capitoli del corso (o acquistarlo)

Dimenticavo! C'è anche una mappa mentale che riporta i contenuti principali ed un report concettuale di sintesi.


mercoledì 20 giugno 2012

MOTIVARE il personale? Come lavare la testa all’asino...

Sconvolgente: solo il 33% dei lavoratori è motivato!

E la restante parte?  49% non motivato, 18% attivamente non motivato (rema contro).


Da questa ricerca Gallup del 2009, su un campione di 42.000 lavoratori di aziende statunitensi possiamo chiederci:
  1. qual’è la mia situazione? (personale o aziendale)
  2. quanto è deprimente questo dato? (soprattutto per quel 67%!)
  3. quali opportunità nasconde?


Ogni giorno cerchiamo la pietra filosofale e la chiave segreta del successo e... corriamo la nostra gara a “tre cilindri”.
Anzi, nel motore aziendale uno funziona bene, due sono spinti dall’inerzia dell’unico che funziona bene, l’altro crea attrito e resistenza.


A parte la provocazione del titolo, in cui comunque molti si riconosceranno, c’è una scarsa conoscenza degli elementi che favoriscono la crescita della motivazione.

Come spesso mi piace dire: anche se abbiamo una squadra di 11 campioni, ma che anzichè giocare la partita vogliono essere da tutt’altra parte... non abbiamo grandi chance di vittoria.

Quindi il mio suggerimento è: non perdiamo tempo sugli schemi, sulle strategie, sugli strumenti più avanzati tecnologicamente... concentriamoci sugli uomini che devono far funzionare tutto ciò.
Due su tre in questo momento stanno aspettando che qualcuno li coinvolga!!!

E se vuoi vincere le sfide dell'attuale economia, HAI BISOGNO DI LORO!!!  Di quel 67% che NON ESPRIME TUTTO il proprio POTENZIALE...

Ricorda: non stai giocando più la partita sul "campo della parrocchia". In questo momento (anche non lo hai scelto e per qualsiasi attività svolga) sei nel "Campionato del Mondo" dell'economia internazionale.


mercoledì 25 aprile 2012

Ci stiamo EVOLVENDO?

Una prima cosa è indispensabile conoscere: l'apprendimento umano è favorito dall'esperienza e dal modellamento (imitazione di modelli che funzionano).
DOMANDA: Chi stiamo imitando? Quali sono i modelli "di cui ci nutriamo"? Quali sono gli esempi a cui ci stiamo ispirando?

 
Sono alcuni anni che suggerisco di ridurre pian pianino la frequentazione dei disastrosi telegiornali tv e radio (almeno sul giornale sei tu che scegli cosa leggere).

Aspettarsi che loro ci comunichino qualcosa di positivo è davvero inutile; la curva di ascolti è discendente, a favore di web e social net, quindi la gara è: vediamo chi spaventa di più oggi. Vediamo chi racconta i dettagli più morbosi e torbidi di quanto di peggio è capace la specie umana.

Questo condiziona il nostro "atteggiamento mentale" verso tutto ciò che facciamo, e molti sanno che l'atteggiamento mentale è un vero "moltiplicatore di risorse".

A chi ti stai ispirando oggi? Con quale buon esempio di successo stai iniziando la tua giornata?  Da ciò puoi comprendere se ti stai evolvendo o estinguendo.



 

Fortunatamente chi si impegna a far crescere la nostra società, comunità, gruppo o famiglia, e da diversi anni ha modo di veder moltiplicato l'impatto del proprio impegno, attraverso il Premio Fabris.

Dal 1996 valuta e premia i progetti che si distinguono in ambito aziendale, educativo, sociale e scolastico, per le best pratice che le nostre eccellenze italiane, grandi o piccole che siano, hanno ideato, progettato, prodotto e applicato.

Solo premiando e rendendo evidente a tutti degli esempi positivi di sviluppo, possiamo riprendere fiducia nelle nostre infinite possibilità e continuare ad evolvere.

Se hai proposte da segnalare, entro il 7 maggio puoi inviare anche solo la scheda di partecipazione gratuita: http://www.premiofabris.it/presentazione.asp



giovedì 19 aprile 2012

Dove sei Italia? DUCATI ADDIO

Mi spiace dirlo, ma ho idea che dalle ceneri dell'impero romano non siamo più rinati come popolo.

Ci siamo frammentati in mille pezzi. Siamo stati terra di colonizzazione di civiltà occidentali ed orientali e... ce ne siamo dovuti fare una ragione!

Abbiamo avuto una risposta psicologica di "adattamento" a questa condizione, per sopravvivere sì, lo capisco. Non siamo invece riusciti a dare una risposta di orgoglio, di fierezza, di unità identitaria...

Questa "resa" psicologica è diventata la nostra cultura e oggi la nuova colonizzazione non è più territoriale ma economica.

Dal negozio cinese vicino casa (la proprietaria si metteva lo smalto e un'italiana lavava per terra) fino alle ultime grandi eccellenze del nostro Paese.

Siamo disgregati, senza orgoglio nazionale (non individuale), senza una vision credibile per il futuro.

Chi finora ha guidato la nazione ha pensato solo a sé stesso, alla proprie orge di lusso, sesso ed eccesso; in ogni caso non erano che "un campione rappresentativo dell'universo", come si dice in statistica, e questo dimostra che siamo rimasti bloccati alla cultura di fine impero romano.

In questo momento sullo scenario italiano non vedo leader in grado di farci salire ad uno livello successivo, ma forse è sui banchi di qualche scuola a sognare di realizzare un futuro migliore per il nostro Paese.

http://archiviostorico.corriere.it/2012/aprile/18/Ducati_addio_diventa_tedesca_Audi_co_9_120418030.shtml



 

venerdì 6 aprile 2012

Buona "Pesah"

L'arrivo della primavera porta sentimenti di rinascita e rinnovamento e coincide con l'arrivo della Pasqua, che dall'ebraico "Pesah" vuol dire PASSAGGIO.

Il mio augurio per te è che la tua "Pesah" ti porti verso ciò che desideri di più per la tua vita. 






venerdì 20 gennaio 2012

International Coaching Week a Bari

Coaching Week 2012 a Bari 


Anche quest'anno in Italia, come in tutto il mondo, si festeggia la International Coaching Week.


Nella settimana 5-11 febbraio i Coach professionisti della International Coach Federation, si impegnano ad offrire servizi di Coaching in modalità gratuita per la propria comunità: elenco completo sul sito ICF ITALIA http://www.icf-italia.org

Anche a Bari si organizzano diversi convegni e il programma è davvero ricco:

N.B: a causa di un'ordinanza del Sindaco di Bari l'Università di Bari resterà chiusa nei giorni 7 e 8 febbraio, di conseguenza l'evento "Career coaching" del 7 febbraio è rimandato a data da destinarsi.
Ci scusiamo per l'inconveniente.
 
DATA
TITOLO
SEDE
 Dom. 5 febbraio
(h 16.30 – 19.00)
c/o Il Sentiero degli Ulivi -
Via Bitritto 99 - Bari
Lun. 6 febbraio
(h 18.00 – 20.00)
c/o Scuola dello Sport CONI Puglia - Via Madonna della Rena 5 - Bari
Lun. 6 febbraio
(h 19.00 – 21.00)
c/o Menamè - Via Don Minzoni 13 - Nardò (Le)
Mart. 7 febbraio
(h 15.30 – 18.00)
c/o Università di Bari - Piazza Umberto I - Sala multimediale
Merc. 8 febbraio
(h 15.30 – 18.30)
l'Hotel Excelsior a Bari in via Giulio Petroni, 15
Giov. 9 febbraio
(h 14.45 – 17.00)
c/o InnovaPuglia - Via Casamassima 3 - Valenzano (Ba)
Ven. 10 febbraio
(h 16.45 – 19.30)

c/o Stante Logistics - Via dei Gerani4 - Modugno (Ba)

giovedì 19 gennaio 2012

Life e Career Coaching - Bari 5 febbraio h 16.30

Domanica 5 febbraio 2012 - h 16.30
"Come ho trasformato la mia vita. Racconti di coaching"

Bari , Via Bitritto 99 - (link a Google Maps)
c/o Il Sentiero degli Ulivi - (link al sito)


Programma:

16.30  Tè e pasticcini
17.00  Saluti e introduzione
17.05  Chi è International Coach Federation
17.15  Presentazione e saluti partner evento
17.30  "Come ho trasformato la mia vita"
18.30  Domande e dibattito
18.50  Le note e i colori della vita
19.00  Saluti



Ecco una storia di vita trasformata, una storia di una persona "normale" che scopre risorse interiori con le quali raggiunge obiettivi al di là delle proprie aspettative.  
La protagonista, Claudia, è una donna alle prese con carriera, sogni incompiuti e problemi di ogni giorno.
Una storia che rivelerà quanto può essere semplice raggiungere ciò che si desidera nel profondo, quando "ci diamo il permesso" di essere chi siamo davvero".


Claudia lo farà con il Coaching, una disciplina che ha lo scopo di liberare il potenziale interiore, per raggiungere obiettivi significativi per sé.  E' usata nei momenti in cui ci si attende un cambiamento, si cerca qualcosa in più di ciò che si ha, o una vita più vicina ai propri desideri.
 

Il racconto è arricchito dai disegni realizzati dall’illustratore Andrea Yuu Dentuto. L’evento è in partnership con Echo Events, con il centro di cultura giapponese Momiji e Il Sentiero degli Ulivi.


Ingresso libero. Prenotazione a: davide.tambone@gmail.com  o  Tel. 080/763812 o  SMS 335/8273993 o su  facebook.com/events/194382503993047

SCARICA QUI la locandina dell'evento





<<< Evento organizzato per la manifestazione "International Coaching Week", in contemporanea mondiale dal 5 all'11 febbraio, in cui i soci della International Coach Federation* organizzano eventi gratuiti a favore della diffusione del coaching professionale. >>>

*(ICF è la più grande associazione mondiale di Coach professionisti, presente in più di 100 Paesi del mondo, oltre che in Italia www.icf-italia.org)




Evento patrocinato da:





Coaching e Kaizen - Bari 10 febbraio h 16.45

Venerdì 10 febbraio 2012 - h 16.45
"Coaching e Kaizen: racconti di aziende che crescono."

Modugno (Ba), Via dei Gerani 4 - (link a Google Maps)
c/o Stante Logistics Srl - (link a sito aziendale)


Programma:

16.45  Saluti e benvenuto
17.00  Chi è International Coach Federation
17.10  Presentazione e saluti partners (Adaci, Aidp, Aif, Ailog, Andaf e Confartigianato)
17.30  “Il Coaching professionale: come opera e su quali leve agisce” - Davide Tambone
17.50  “Il Kaizen: come opera e su quali leve agisce” - Giuseppe Lovecchio
18.10  Quattro testimonianze dirette
19.00  Domande e risposte
19.30  Saluti


Il Coaching è una disciplina che ha lo scopo di liberare il potenziale delle persone, al fine di raggiungere obiettivi significativi per l’organizzazione.

Il Kaizen, parola giapponese, è un approccio che si focalizza sul miglioramento continuo dei processi, facilitandone i progressi, la qualità e l'innovazione.

I punti in comune sono tantissimi ed entrambe le discipline sono utilizzate dalle aziende più performanti del mondo.  Lo scopo di questo seminario é quello di dimostrarvi che non solo le multinazionali beneficiano di queste opportunità.

Racconteremo storie di aziende locali, di come hanno utilizzato una o l'altra, o entrambe le discipline per crescere. Nel seminario ci focalizzeremo sui passaggi più importanti che hanno caratterizzato l'intervento, in modo sintetico e chiaro, al fine di generare nuovi apprendimenti nei partecipanti e permettere loro di adottarne alcuni principi. Sono previste anche testimonianze dirette di manager e imprenditori.

L’evento è in partnership con le sezioni locali di CONFARTIGIANATO, AIF, AIDP, ADACI, AILOG, ANDAF.

Ingresso libero - prenotazione a: davide.tambone@gmail.com o Tel. 080/763812 o SMS 335/8273993



<<< Evento organizzato per la manifestazione "International Coaching Week", in contemporanea mondiale dal 5 all'11 febbraio, in cui i soci della International Coach Federation* organizzano eventi gratuiti a favore della diffusione del coaching professionale. >>>

*(ICF è la più grande associazione mondiale di Coach professionisti, presente in più di 100 Paesi del mondo, oltre che in Italia www.icf-italia.org)