Perché leggere IL LEADER COACH?

mercoledì 20 giugno 2012

MOTIVARE il personale? Come lavare la testa all’asino...

Sconvolgente: solo il 33% dei lavoratori è motivato!

E la restante parte?  49% non motivato, 18% attivamente non motivato (rema contro).


Da questa ricerca Gallup del 2009, su un campione di 42.000 lavoratori di aziende statunitensi possiamo chiederci:
  1. qual’è la mia situazione? (personale o aziendale)
  2. quanto è deprimente questo dato? (soprattutto per quel 67%!)
  3. quali opportunità nasconde?


Ogni giorno cerchiamo la pietra filosofale e la chiave segreta del successo e... corriamo la nostra gara a “tre cilindri”.
Anzi, nel motore aziendale uno funziona bene, due sono spinti dall’inerzia dell’unico che funziona bene, l’altro crea attrito e resistenza.


A parte la provocazione del titolo, in cui comunque molti si riconosceranno, c’è una scarsa conoscenza degli elementi che favoriscono la crescita della motivazione.

Come spesso mi piace dire: anche se abbiamo una squadra di 11 campioni, ma che anzichè giocare la partita vogliono essere da tutt’altra parte... non abbiamo grandi chance di vittoria.

Quindi il mio suggerimento è: non perdiamo tempo sugli schemi, sulle strategie, sugli strumenti più avanzati tecnologicamente... concentriamoci sugli uomini che devono far funzionare tutto ciò.
Due su tre in questo momento stanno aspettando che qualcuno li coinvolga!!!

E se vuoi vincere le sfide dell'attuale economia, HAI BISOGNO DI LORO!!!  Di quel 67% che NON ESPRIME TUTTO il proprio POTENZIALE...

Ricorda: non stai giocando più la partita sul "campo della parrocchia". In questo momento (anche non lo hai scelto e per qualsiasi attività svolga) sei nel "Campionato del Mondo" dell'economia internazionale.





P.S. Ah, e se pensate che il coinvolgimento si faccia solo con il denaro avete sbagliato completamente strada. 
Ci sono cose che non sono "in vendita". L'attaccamento alla maglia, l'amore per ciò che si fa e per come può contribuire al successo del gruppo nasce solo da una "cultura" interna (e da quella che il leader diffonde).
Ci sono ricerche specifiche in tal senso, ma ora voglio solo chiederti una cosa: prova a dare o a ricevere un aumento: quanto migliora il lavoro? Ma sopratutto: QUANTO DURA???  

2 commenti:

Donatello Alessio ha detto...

In economia si distingue l'azienda (complesso di beni) dall'impresa (attività rivolta alla produzione di utilità). Purtroppo, non sono pochi gli imprenditori che considerano i due termini come semplici sinonimi. A mio avviso, in un'economia globalizzata il più importante vantaggio competitivo è il pro-crea, ossia, la fusione tra produttività e creatività. Si tratta di due ingredienti "magici" che non hanno mercato anche perché non comprabili: sono una lega tra entusiasmo ed emozioni. Il nostro futuro è nella ricchezza intangibile nascosta nelle persone. Dobbiamo tirarla fuori e per questo serve una forte motivazione. Saluti.

Davide Tambone ha detto...

Si Donatello, sono d'accordissimo. E mi chiedo: come si può essere "creativi" se non si è motivati?