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lunedì 14 giugno 2010

Dan Pink: Bastone e carota = motivazione scarsa

Una scoperta che risale ben al 1945 (!!!) dopo un esperimento chiamato "il gioco della candela".


(puoi cliccare su "subtitles" e selezionare "italiano")

Nello svolgimento di attività in cui occorre capacità creativa le ricompense materiali non funzionano, o addirittura peggiorano le prestazioni.

Le ricompense materiali o la minaccia di punizioni, funzionano solo per attività molto abitudinarie ed abituali, quindi con valore aggiunto molto ridotto.

Se qualcuno non ne avesse consapevolezza: oggi la gran parte delle attività delle organizzazioni occidentali non ha caratteristiche di ripetitività, piuttosto richiede capacità creative di problem solving... (quelle da emisfero cerebrale destro, per intenderci)


Secondo Dan Pink, quindi, in questi casi la motivazione si basa su 3 elementi:

  1. Autonomia: la spinta a guidare e governare la nostra vita;
  2. Eccellenza: il desiderio di fare sempre meglio attività che sono importanti;
  3. Scopo: la pulsione a fare ciò che facciamo al servizio di qualcosa che è più grande ed importante di noi stessi.

E aggiunge anche che il modello tradizionale di Management oggi non funziona più...

Un buon esempio per tutti:
aziende di successo come 3M o GOOGLE "invitano" i propri dipendenti a dedicare il 20% del proprio tempo lavorativo allo sviluppo di iniziative che essi stessi giudicano importanti.

  1. E nella tua azienda in che modo si sta favorendo l'AUTONOMIA?
  2. C'è cultura e attitudine a individuare attività importanti su cui favorire la ricerca di ECCELLENZA?
  3. Esiste uno SCOPO superiore o una vision in cui è possibile riconoscersi?

P.S. in una ricerca internazionale condotta da Towers Perrin nel mondo occidentale solo il 14% dei collaboratori, nelle organizzazioni è veramente motivato...


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Video molto interessante,Davide.Dal mio punto di vista credo che la motivazione così come espressa da Dan Pink sia la conseguenza di contesti organizzativi moderni e privi di gerarchie forti. Più o meno le stesse condizioni che consentono la diffusione del coaching nelle aziende e nelle organizzazioni.

Marco B.

Davide Tambone ha detto...

Ciao Marco e grazie del tuo punto di vista.
Alla fine del video Dan parla di una strada possibile per... cambiare il mondo!
Lo credo anche io.
Questo approccio era il mio sogno quando 12 anni fa ho lasciato l'azienda in cui lavoravo come dirigente (demotivato); oggi lavoro come professionista per portarlo nelle organizzazioni e da 8 anni con il potente approccio del Coaching...
La fatica è enorme, lo confesso. Ma le soddisfazioni sono spesso commisurate all'energia spesa!